venerdì 1 luglio 2022

NON SOLO LAVANDA

Sale San Giovanni: nel periodo di fioritura della lavanda, cioè adesso, fine giugno, inizio luglio, chiunque parla di questo paese delle Langhe, ovunque si leggono notizie, si vedono foto. I social sono ormai color lavanda. Ma, come dico sempre io, c'è molto di più. 

Il castello

La prima volta che ho visitato il paese, anni fa, è stato durante la domenica di festa, col mercatino, una folla immane, mi è servito per farmi un'idea del posto, ma non è il tipo di giornata che piace a me.
Ho deciso quindi di tornarci, quest'anno, in settimana, al mattino presto (anche se dicono che per fotografare i campi di lavanda sia meglio il momento del tramonto). Anche in questo caso c'era gente, ma era comunque tutto più vivibile e tranquillo.
E, siccome ho visto persone scendere dalla macchina, fiondarsi nei campi, fare un po' di foto e poi ripartire e andare via, ho deciso di scrivere questo articolo per far capire che può essere interessante anche fare un giro nel piccolo ma caratteristico borgo.

Dal 1948, il comune è autonomo, prima era unito a Sale Langhe, che si attraversa arrivando da Ceva per arrivare ai campi di lavanda. Il nome potrebbe derivare dall'antica tribù dei Salluvii e la zona era abitata già all'epoca dei romani, come da ritrovamenti di lapidi che ora sono collocate nella chiesa parrocchiale.

Ci troviamo su un bel luogo panoramico (non per niente quando era unito a  Sale Langhe questa era una frazione di nome Bricco), a circa 600 metri di altitudine; ovunque si guardi si vedono colline, campi fioriti, e anche il treno, che non passa lontano; qui la natura circonda veramente tutto il paese.

Una volta parcheggiato nello spiazzo vicino al cimitero si può vedere subito la pieve di S. Giovanni, che fino al 1380 era la parrocchiale. Questa chiesa risale al 1000 ed è  stata costruita su un antico tempio pagano. Ora è inglobata nel cimitero e, sulle pareti esterne, si vedono antiche lapidi che ricordano chi ha abitato il luogo. L'interno della chiesa presenta affreschi che vanno dal Trecento al Seicento. La chiesa è visitabile, nel periodo di fioritura della lavanda, nei weekend. Più avanti vi lascerò tutte le info.

La pieve di San Giovanni

Dopodichè si può passeggiare lungo la stradina che porta nel centro vero e proprio del paese. Si incontra la chiesa di San Sebastiano, costruita come ringraziamento per la fine della pestilenza del 1350. Le pitture, restaurate nel 2000, raffigurano la Morte, che non risparmia nessuno.

Gli affreschi della chiesa di S. Sebastiano


Passando sotto a un arco si arriva nella piazzetta, dominata dal castello dei marchesi Incisa di Camerana. Di origine medievale è stato ristrutturato in varie epoche diverse; la forma attuale risale al 1800; ho sempre trovato caratteristico il portone di accesso, in forme ogivali. A differenza di quanto indicato online, il castello è privato e non visitabile.

Il portale del castello

Nella piazzetta c'è anche l'attuale chiesa parrocchiale di San Giovanni, riedificata sulla medievale chiesa di San Siro. 
Sulla sinistra il viottolo inizia a scendere e, sulla parete laterale della chiesa, c'è una bella meridiana. Si passa poi sotto a un portico, dove un cartello ci fa capire che un tempo qui c'era la scuola comunale. 

La scuola sotto il portico

Terminata la passeggiata vi lascio qualche informazione sulla lavanda: ci sono diversi percorsi, da fare a piedi, per avvicinarsi ai campi (anche di altre piante officinali), alcuni più lunghi e impegnativi, altri più brevi e comodi. Le strade infatti sono chiuse al traffico, durante i mesi di giugno e luglio. Nei weekend, con un contributo di 2 euro, potrete avere in cambio la visita guidata della pieve di San Giovanni e della chiesa di Sant'Anastasia (di cui non vi ho parlato perchè è fuori paese e non ci sono andata). Vi lascio il link al sito su cui potrete trovare tutte le informazioni che cercate, e anche molto di più. 

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