giovedì 17 ottobre 2019

CHERASCO

E dopo un po' di gite montane stavolta ci spostiamo ai bordi delle Langhe, a Cherasco, situata su un pianalto alla confluenza dei fiumi  Stura di Demonte e Tanaro, in una posizione molto panoramica.

E' uno dei pochi comuni a vantare una data di fondazione molto precisa, il 12 novembre 1243, anche se le origini sono molto più antiche, lo capirete passeggiando per le varie strade, di impianto romano, quindi quadrato.

Quando è il periodo migliore per visitarla? Io ci sono stata in tutte le stagioni e devo dire che ognuna ha il proprio fascino, anche quando c'è quella nebbiolina novembrina che rende tutto più ovattato. Forse, se ci andate per la prima volta, l'ideale è una giornata autunnale, con quel bel sole tiepido che illumina le facciate degli antichi palazzi nobiliari e ve ne farà innamorare all'istante.

Da dove partire per visitarla? Beh, c'è veramente tanto da vedere. Se avete parcheggiato nelle due piazze principali di sicuro avete notato un bel viale alberato, al fondo del quale scorgete un castello, ma io vi propongo un giro diverso.

Passate sotto l'arco di Narzole e inoltratevi nel centro della cittadina. Uno dei primi edifici importanti da vedere è Palazzo Salmatoris. Costruito nel '600, è stato varie volte ingrandito e abbellito. Palazzo importante perchè ospitò la Sacra Sindone (nella Saletta del Silenzio, affrescata dal Taricco), e anche Napoleone, quando nel 1706 firmò l'armistizio ai Piemontesi. Le sue sale ospitarono poi più volte la corte dei Savoia, soprattutto quando dovette fuggire da Torino causa peste.


Lo scalone di accesso a Palazzo Salmatoris

Ora il palazzo è sede di mostre sempre molto interessanti, e vi sono anche mostre permanenti, come quella dedicata al pittore locale Romano Reviglio e le sale dedicate a collezioni di artisti contemporanei che hanno donato le loro opere alla città.  A questo link tutte le informazioni sul Palazzo.

Proseguendo verso il centro vi consiglio una deviazione verso la chiesa di S. Pietro. Di origine coeva alla fondazione della città, presenta una facciata molto particolare, con inserimenti di materiali recuperati da altri edifici, come si usava all'epoca. Potete notare addirittura formelle con stemmi nobiliari (famiglia Lunelli), varie sculture di animali eccetera ... Di fianco alla chiesa vi è la porticina che lascia intravedere l'orto botanico, visitabile durante la manifestazione floro-vivaistica che si tiene a fine aprile.


La chiesa di S. Pietro

Tornati su strada principale l'altra deviazione si ha sull'altro lato, dove c'è la chiesa di S. Gregorio, anche questa attualmente utilizzata per mostre di vario genere. L'interno è da restaurare ma è comunque molto affascinante.


L'interno della chiesa di S. Gregorio

Vi trovate ormai nell'isola pedonale, col Palazzo Comunale, la Torre Civica e i portici. Qui trovate spesso una bacheca con vari depliant turistici, vi consiglio di prendere quello con segnate tutte le manifestazioni, gli eventi e le principali cose da vedere in città, perchè scriverle qui sarebbe davvero impossibile, ce n'è per tutti i gusti durante tutto l'anno. Le manifestazioni più famose sono sicuramente i Grandi Mercati di Antiquariato e collezionismo; ce ne sono ben sei durante l'anno, il prossimo (e ultimo per il 2019) sarà l'8 dicembre.


Il Grande Mercato dell'Antiquariato


Guardandovi attorno noterete vari palazzi nobiliari, sono questi che riflettono la luce autunnale di cui vi parlavo prima. Se sarete qui in un giorno qualunque, senza gente attorno, vi sembrerà di entrare veramente in un'altra epoca, magari quella delle "mura stellate", raccontate nel libro di Gina Lagorio, l'epoca in cui qui passavano i cavalli, le carrozze, le "madame" coi loro bei vestiti di velluto.

Oltrepassato l'Arco del Belvedere (costruito come voto per l'esenzione della peste del 1630) dirigetevi a sinistra, verso il Santuario della Madonna del Popolo, con la facciata barocca e la cupola ottagonale (terza in Piemonte per grandezza). So che non è di interesse comune, ma è comunque particolare vedere, all'interno, una delle cappelle laterali decorata con teschi e scheletri che sbucano da dietro le colonne di marmo.


La cupola del santuario vista dall'Orto dei Padri Somaschi.

Subito dopo la chiesa potete dare un'occhiata al giardino del famoso e lussuoso Hotel Somaschi, ex monastero.



Hotel dei Somaschi


Non lontano è il Museo Civico Adriani, all'interno del seicentesco Palazzo Gotti di Salerano. Al primo piano trovate sale magnificamente affrescate dal Taricco, da lasciarvi senza fiato. Dopo esservi ripresi dalla vista di cotanta bellezza potrete osservare un'importante raccolta di documenti storici locali e piemontesi, oggetti antichi di vario genere, monete e quant'altro.


Uno dgli affreschi del Museo Adriani


Tornando indietro, di fianco al santuario trovate l'Antico Orto dei Padri Somaschi, con una moltitudine di piante e fiori, strutturati in un bel percorso con pergolati, panchine e cartelli descrittivi. Qui, se potete, vi consiglio di fare un giro in ogni stagione, perchè ovviamente ogni pianta o fiore ha il suo momento di splendore, quindi ogni volta vedrete qualcosa di nuovo.


Mele ornamentali a ottobre


Uscendo dalla parte opposta rispetto a quella da cui siete entrati, sarete sul belvedere, con tanto verde, panchine per rilassarvi un po' dopo aver camminato così tanto e il Santuario della Madonna delle Grazie. Da qui parte il giro dei bastioni, da fare in una bella giornata, così il panorama sarà ovviamente migliore.

 Al termine dei bastioni sarete arrivati vicino al Castello  Visconteo, risalente al 1348.  Attualmente proprietà privata, quindi niente visite, ahimè, però, se tenete d'occhio la manifestazione "Nei giardini del castello" potrete appunto almeno fare il giro nel giardino, e vi assicuro che ne vale la pena. L'evento si tiene verso fine aprile, è a carattere floro-vivaistico, e vi dà l'opportunità di sbirciare da vicino l'impianto del castello, più antico sul davanti (la parte che si vede sempre) e più recente nella parte che guarda verso le Langhe, con un panorama stupendo.


Vista del giardino del castello

Queste sono le cose principali da vedere, ma io vi consiglio di perdervi per le stradine, tanto sono quadrate, ritrovate facilmente la via, scoverete ristoranti, altri palazzi, affreschi sui muri, il Museo della Magia eccetera.

Cherasco poi è famosa per i prodotti tipici, ve li accenno soltanto perchè, per ora, non ho ancora avuto occasione di provarli, ma alcuni mi attirano molto, come il thè rosso "bacio di Cherasco", la salsiccia al Barolo, il cioccolato, il Barolo Mantoetto (prodotto fin dal 1880) e l'Acqua di Cherasco (che non si beve ma offre profumazioni meravigliose per la casa. Ho avuto occasione di sentire la fragranza "Library", profumo di libri, spettacolare) ... e poi rane, chiocciole eccetera.


Nessun commento:

Posta un commento