lunedì 12 agosto 2019

GROTTA E LAGO

Ho scoperto la Grotta dei Dossi nientemeno che grazie a una promozione di un operatore telefonico. Prima non ci avevo mai fatto caso, essendo poco pubblicizzata, pensavo magari che non fosse attrezzata per le visite guidate, come quella di Rio Martino a Crissolo, e invece no, è visitabile ed è anche molto bella. Merita di essere conosciuta di più.

Si trova nel monregalese, comune di Villanova Mondovì, trovate le indicazioni sui classici cartelli marroni per strada. Il parcheggio è piccolino e la salita per arrivare all'entrata della grotta è breve. Chiaramente bisogna vestirsi in modo adeguato a una grotta, quindi felpa, giacca o piumino e, soprattutto, scarponcini antiscivolo.

In biglietteria verrete forniti di caschetto giallo, ma attenzione comunque alla testa, anche per chi non è tanto alto. Le guide comunque sono cortesi e vi spiegano tutto.

 
L'entrata alla grotta

La grotta è stata trovataper caso, da un cacciatore, nel 1797. E' la prima a essere stata scoperta in provincia di Cuneo e la prima a essere illuminata elettricamente, un secolo dopo. Pensate che nel 1800 organizzavano carrozze da Mondovì per portare i visitatori alla grotta.

Il percorso è lungo poco meno di un chilometro ed è stata definita "la grotta più colorata d'Italia", perchè i vari minerali modellano le pareti rendendole di vari colori.




 I nomi delle sale ricordano le varie forme che vedrete: "Galleria Moresca", "Barca di Caronte", "Bagni di Venere" eccetera.

In una sala poi troverete una sorpresa: due rastrelliere ospitanti moltissime bottiglie di vino. Questo perchè la cantina "Ettore Germano" ha deciso di provare a far riposare, per due anni e mezzo, questo vino, composto da uve Pinot nero e Chardonnay.  Una scelta decisamente insolita, almeno per la provincia di Cuneo.



Questo il sito della grotta  http://www.grottadeidossi.it , su cui potrete trovare tutte le informazioni utili, orari eccetera.

Troverete inoltre notizie sui vari eventi che si svolgono in grotta, come ad esempio i presepi, ovviamente in inverno, mostre fotografiche ecc. E anche queste sono particolarità non di poco conto.

Terminata la visita alla grotta, se volete, potrete fermarvi a rilassarvi un po' al lago di Pianfei, non è lontano. 

Piccolo lago artificiale, è conosciuto soprattutto dai pescatori, ma nulla vieta di fare due passi sul sentiero nel bosco, o fermarvi all'area attrezzata. C'è anche un punto ristoro. Io l'ho visto in primavera (come nella foto che vi pubblico), e in autunno, con poca acqua, ma colori favolosi degli alberi attorno. Vorrei tornarci d'inverno, a lago ghiacciato, dev'essere bello.







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